Si parla troppo poco della responsabilità legale a cui sono soggetti i fondatori di startup e dell’assicurazione D&O, che è l’acronimo di Directors & Officers Liability (chiamata anche in italiano Polizza per la Responsabilità Civile degli organi di Gestione e Controllo della Società, eh va beh si sa che gli inglesi hanno il dono della sintesi).

Ciò che sovente passa in secondo piano quando si parla di start-up è il fatto che si tratta pur sempre di un’azienda come le altre. Sentiamo spesso parlare di “start-up” come se fosse un mondo a parte soggetto a regole particolari, senza pensare al fatto che – seppur interessata da normative specifiche che le permettono alcune agevolazioni – la start-up è un’azienda che:

  • ha uno o più amministratori (consiglio di amministrazione)
  • ha dei dipendenti
  • deve pagare dei contributi
  • ha dei beni, macchinari o attrezzature di proprietà
  • ha un conto in banca e eventuali finanziamenti
  • ecc.

Insomma, ha un’operatività pari a quella di tutte le altre imprese.

In particolare, come tutte le imprese, è soggetta alla responsabilità amministrativa che è in capo agli organi che la controllano. E qui interviene l’importanza dell’assicurazione D&O a tutela della start-up.

Il “CEO” è il rappresentante legale nonché amministratore

Sei il “founder” e CEO della tua startup. Questo ruolo altisonante – oltre ad essere molto “figo” il fatto di poterlo scrivere sul biglietto da visita e su Linkedin – è anche associato a grandi responsabilità.

La legge, infatti, stabilisce che in quanto amministratore della società devi agire

1) con la diligenza richiesta dalla natura dell’incarico

2) rispondendo della violazione degli obblighi/doveri connessi alla funzione.

Tra le norme che dovresti conoscere ci sono il Nuovo diritto societario (D.Lgs 6/2003), la disciplina sulla responsabilità amministrativa (D.Lgs 231/2001) e gli artt. 2392 e successivi del Codice Civile.

Detto in poche parole, sei responsabile – anche a livello personale e quindi con il tuo patrimonio – delle mancate azioni necessarie ad impedire il compimento di fatti pregiudizievoli oppure ad eliminarne le conseguenze negative.

Cosa tutela e perché viene acquistata l’assicurazione D&O

La polizza D&O, conosciuta in Italia anche come “Polizza per la Responsabilità Civile degli organi di Gestione e Controllo della Società”, tutela il patrimonio personale degli amministratori, dirigenti e sindaci delle società dalle richieste di risarcimento avanzate a titolo di risarcimento danni.

Considerata un prodotto di nicchia in Italia fino a qualche anno fa – mentre nei paesi anglosassoni è considerata una copertura ovvia per un’azienda – l’assicurazione D&O viene sottoscritta principalmente per prevenire o mitigare il rischio degli amministratori ma, anche e soprattutto, degli investitori di una start-up, ad esempio sulla spinta della preoccupazione di un fallimento.

Benché nel nostro paesi manchi di fondo una cultura assicurativa – ahimè retaggio e colpa anche delle generazioni che hanno preceduto gli attuali 20/30enni – è bene che il settore delle startup, popolato da professionisti relativamente giovani, comprenda l’importanza di un cambio di marcia in un mondo aperto alla globalizzazione e agli investimenti internazionali. Ad esempio, il founder di una start-up rischia di fare davvero una brutta figura con un investitore statunitense nel dirgli che la sua azienda (perché start-up = azienda, ricordate?) non ha un’assicurazione D&O.

Inoltre, manca ancora una reale consapevolezza da parte degli amministratori sui rischi in cui possono incorrere, dai danni al patrimonio personale a quelli relativi alla reputazione e alla professionalità stessa, fino alle ricadute sul business e sull’immagine dell’azienda.

A cosa serve: le richieste di risarcimento D&O

La crescita delle richieste di risarcimento avanzate è esponenziale: si è passati dalle 13 del 2000 alle 1.700 del 2014 e il 26% delle aziende ha denunciato un sinistro D&O negli ultimi 3 anni.

I sinistri più ricorrenti per i quali sono chiamati in causa i manager sono liquidazioni, fallimenti e altre procedure concorsuali, a cui fanno seguito i procedimenti penali come le violazioni in materia di sicurezza e prevenzione sui luoghi di lavoro e i reati in materia ambientale, oltre a procedimenti dell’autorità di vigilanza e relativi a reati fiscali e tributari.

Le richieste sono cresciute anche per il proliferare di leggi, non solo in Italia ma anche nel resto del mondo, che hanno posto maggiori responsabilità e doveri in capo ai manager.

Le garanzie e coperture D&O per una start-up

Il management aziendale – quindi il CEO della start-up – deve svolgere il proprio ruolo con diligenza e competenza, secondo le norme del Codice Civile in materia di diritto societario ed è responsabile personalmente e solidalmente dei danni causati a terzi nello svolgimento della relativa attività. In caso di risarcimento esso è impegnato illimitatamente con il proprio patrimonio personale.

La polizza D&O può intervenire sia dal lato tutela del management che sul fronte protezione per la società.

Per quanto riguarda la tutela del management la polizza D&O può intervenire ad esempio per:
  • richieste di risarcimento da parte di terzi dovuti ad errori commessi in relazione al ruolo ricoperto nella società
  • azioni di responsabilità avviate a seguito di violazioni della normativa vigente in materia di dati personali (GDPR)
  • azioni di responsabilità avviate a seguito di fallimento della società e/o ammissione della società a procedure concorsuali

oppure per diversi tipi di spese:

  • sostenute in relazioni a indagini ufficiali poste in essere da enti, organi od Autorità preposti al controllo e/o alla supervisione
  • sostenute dal management per rilanciare l’immagine della società in seguito ad un sinistro
  • legali sostenute senza il preventivo consenso degli assicuratori
  • logistiche sostenute per poter presenziare ad un giudizio riconducibile ad un sinistro

Polizza D&O interessante anche per gli investitori delle start-up

L’assicurazione D&O non è solo utile a chi gestisce la società ma anche ai soci e agli investitori in genere in quanto interessati a tutelare l’azienda stessa, nella quale hanno investito i propri soldi.

Per quanto riguarda infatti la protezione della società la polizza D&O può intervenire ad esempio per:

  • richieste di risarcimento da parte di terzi dovute ad errori che abbiano determinato una responsabilità pre-contrattuale
  • richieste di risarcimento dovute ad errori commessi in materia di diritto del lavoro che determinino illegittimo demansionamento oppure indennità sostitutiva della reintegrazione del posto di lavoro ai sensi delle normative vigenti in ambito di diritto del lavoro (ivi compreso il c.d. Jobs Act)
  • perdite finanziarie direttamente riconducibili ad azioni dolose commesse dai dipendenti
  • costi sostenuti nell’ambito dell’attività di verifica fiscale svolta dall’Agenzia delle Entrate o dalla Guardia di Finanza
  • spese sostenute per rilanciare l’immagine a seguito di un sinistro