Come già spiegato in precedenza, l’assicurazione architetti RCP rappresenta un obbligo di legge per tutti i professionisti iscritti all’albo. Una volta compreso questo, però, potresti avere alcuni dubbi di carattere più o meno tecnico, rispetto alla singola polizza (come il costo, quali sono i massimali corretti da inserire, ecc.)

Questo è l’articolo che fa al caso tuo: scopriamo assieme 4 cose (+1!) che è fondamentale conoscere sull’assicurazione professionale.

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1. Massimale e Massimale per Asseverazioni

Stando alle ultime notizie, il primo punto è forse quello che mette più in difficoltà gli architetti italiani: qual è il massimale corretto da mettere all’interno della polizza?

Su questo aspetto occorre subito fare una distinzione. Il massimale di polizza e quello per le asseverazioni sono leggermente diversi e il tema è al centro delle preoccupazioni dei professionisti, a causa degli ultimi provvedimenti relativi al Superbonus 110%.

Il massimale di polizza, infatti, è quello “classico”, incluso in qualsiasi assicurazione che si decide di sottoscrivere. È l’importo massimo per cui la compagnia ti coprirà, se avvenisse un sinistro.

Per le asseverazioni, però, viene definito generalmente un massimale a parte, su cui è bene confrontarsi anche con il broker o assicuratore con cui stai stipulando la polizza.

In linea di massima, si può sostenere che il massimale corretto da inserire per le asseverazioni sia almeno pari a 1.000.000 di euro. Attenzione però: se, considerando la tua attività, questo massimale risultasse troppo basso, dovrà essere tua cura sottoscrivere una polizza con una cifra più alta.

Un altro punto importante riguarda l’attività di asseverazione stessa: è compito tuo comunicare al tuo cliente la presenza della polizza professionale, dichiarando con quali massimali sei assicurato.

In ogni caso, è fondamentale leggere attentamente il set informativo e chiedere approfondimenti al tuo assicuratore, in caso di dubbi.

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2. RCP e RCT: che differenze ci sono?

RCP, RCT…aiuto: gli acronimi delle assicurazioni possono confondere molto facilmente i non addetti ai lavori. Facciamo chiarezza.

Il concetto di “RC” dovrebbe essere chiaro a tutti, non fosse altro per la polizze più presente nelle famiglie degli italiani: la RC auto.

Le polizze che offrono una copertura per la responsabilità civile riguardano, tendenzialmente, la responsabilità civile verso terzi (alcune volte specificando “vita privata”). In quel caso, infatti, la copertura è legata alla vita privata e alle conseguenze delle tue azioni che possono provocare danni a qualcuno altro (ad esempio, fai cadere una persona in visita a casa tua e questa si fa male).

La RCT nell’ambito di una polizza professionale, invece, copre i danni a persone o cose (esattamente come le RC da “vita privata” di cui sopra) ma nell’ambito lavorativo. Un esempio? Riprendendo il caso di cui sopra, un cliente viene nel tuo ufficio, scivola e si fa male.

La RCP è un altro tipo di copertura, la quale copre, come le precedenti, i danni a terzi, ma direttamente connessi alla tua prestazione professionale (ad esempio, nel tuo caso, potrebbe essere un asseverazione presentata con dei vizi di forma che non permettono al tuo cliente di ottenere l’accesso a un bonus).

Per questo – e non solo perché è obbligatoria – è cruciale sottoscrivere un’assicurazione professionale architetti: per lavorare sereni.

3. Quali architetti si possono assicurare?

Sono numerosi i lavoratori che si possono e che, anzi, devono per legge assicurarsi con una RCP architetti. In sintesi, possiamo dire che le casistiche sono le seguenti:

  1. Architetti iscritti all’albo di riferimento (condizione fondamentale per avere questo tipo di assicurazione, in ogni caso)
  2. Certificatore energetico
  3. Professionisti che hanno ruoli nella libera docenza
  4. Architetti che svolgono attività di sindaco, revisore di conti o amministratore (nei CDA). Attenzione: se svolgi questo tipo di attività ti potrebbe essere richiesto di inserire una garanzia aggiuntiva (con una aumento conseguente del premio di polizza)
  5. Studio associato, cioè se lavori in un studio una RCP copre te e i tuoi collaboratori
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4. Quale retroattività scegliere per una polizza professionale architetti?

La retroattività di una assicurazione professionale architetti è un altro tema correlato a questo di polizza. Solitamente, un paio di anni di retroattività dovrebbero coprire le esigenze di tutti i professionisti ma, nel caso in cui lo ritenessi necessario, puoi richiedere un’estensione della copertura.

Come sempre, considera che ogni estensione aggiuntiva comporta un aumento del premio che andrai a pagare, perciò valuta attentamente pro e contro di questa scelta.

5. Axieme: l’assicurazione architetti 2.0

Se scegli Axieme per la tua prossima assicurazione professionale architetti, avrai la possibilità di ottenere una serie di privilegi esclusivi.

Ad esempio, recentemente è stato attivato il programma Axieme Exclusive che offre una serie di vantaggi per i propri assicurati quali:

  • Sconti sulla prossima polizza che sottoscriverai con Axieme
  • La possibilità di essere seguiti da un consulente dedicato
  • L’opportunità di ricevere un “check-up” assicurativo

Non solo: con Axieme puoi estendere la tua copertura alle Asseverazioni e alla Tutela Legale Professionale, fondamentale per avere una copertura completa in qualsiasi momento della tua attività professionale.

Insomma, che cosa stai aspettando? Entra nel futuro delle assicurazioni e scopri Axieme!