Come mostrano gli ultimi dati pubblicati dall’INPS, il gap di genere in tema di pensioni non accenna a ridursi.

Stando a quanto dichiarato dal nostro Ente previdenziale, infatti, la differenza di importo delle pensioni tra uomini e donne era di quasi 500€ al mese nel primo semestre del 2021. Un gap che risulta essere perfino in crescita, rispetto a quanto si riscontrava nel 2020. Tutto questo senza dimenticare che, mediamente, le pensioni risultano inferiori rispetto al passato per tutti.

Ma perché ci troviamo in questa situazione e, soprattutto, come possiamo prepararci al meglio per affrontare il futuro?

In questo articolo vediamo qual è la situazione oggi e ti raccontiamo di un prodotto assicurativo che ti può venire incontro, quando le cose si fanno difficili.

Gender Gap: una definizione

Che cos’è il Gender Gap?

È un divario tra uomini e donne che si può esprimere in modi diversi, delle quali pensione e stipendio (v. sotto) sono solo due delle possibile espressioni. Il World Economic Forum, infatti, per analizzare la situazione del gender gap a livello mondiale prende in considerazione una serie di fattori diversi quali:

  • Salute, che tiene conto di elementi quali aspettativa di vita, età media e accesso a cure sanitarie.
  • Educazione, la capacità di accedere a percorsi di scolarizzazione a prescindere dal sesso e lo stato dell’obbligo scolastico.
  • Politica, che prende in considerazione fattori come la presenza o meno del suffragio universale e la presenza di donne in ruoli istituzionali o di rappresentanza.
  • Economia, che riguarda, tra le altre cose, proprio il cosiddetto gender wage gap, o divario salariale tra uomini e donne.

Gender Wage Gap: la situazione

Alla base del divario tra le pensioni delle donne e quelle degli uomini vi è proprio il gender wage gap.

In Italia, secondo alcuni, questa differenza di genere affonda le sue origini nell’assenza di servizi in supporto delle famiglie e in una minore capacità di negoziazione delle donne con il datore di lavoro. Inoltre, per quanto anacronistico possa suonare, il tema della maternità, anche futura, rappresenta ancora una discriminante per diverse aziende.

C’è ancora molto da fare per raggiungere un’effettiva parità di genere e, sebbene qualcosa si stia muovendo, la situazione è ancora lontana dall’essere sanata definitivamente.

Gap di genere e pensioni: un problema mondiale

Va detto che il gender gap in tema di pensioni non è solo un problema dell’Italia. I Paesi OCSE, infatti, riportano un gap medio del 20% a sfavore delle donne (per l’Italia la forbice si attesta al 30%). In alcuni paesi, però, come Giappone, Stati Uniti, Austria e Regno Unito, il divario raggiunge addirittura il 50%.

Per esempio, una donna negli Stati Uniti guadagna mediamente 8.400 dollari in meno rispetto a un uomo.

Mentre si lavora per cambiare le cose, si possono adottare alcuni strumenti per proteggere il proprio futuro.

 

Long Term Care: un primo passo per proteggersi

Se, da un lato nessuno può più fare affidamento al 100% sulla pensione per garantirsi una vecchiaia dignitosa, dall’altro lato il gender gap tra pensioni può aumentare il senso di insicurezza per le donne.

Ci sono alcuni prodotti assicurativi pensati proprio per offrire supporto nell’ultima fase della vita, soprattutto in caso sopraggiungano condizioni di particolare difficoltà. Uno di questi è la polizza Long Term Care, un’assicurazione mediamente poco costosa, che permette di ricevere assistenza in caso di perdita di autosufficienza.

La Long Term Care (o LTC) è una protezione per la non autosufficienza. Quando non si è più in grado di svolgere 3 delle 4 azioni principali della vita quotidiana (nutrirsi, lavarsi, vestirsi e muoversi), questo prodotto “si attiva” e fornisce un’indennità per sostenere le spese di assistenza. Questo garantisce autonomia e la possibilità di vivere dignitosamente anche a chi non ha familiari che possano dare un contributo. Con questa risorsa, si può combattere almeno in parte l’insicurezza data da gap di genere e pensioni.

Si ottengono anche dei vantaggi fiscali fin dalla sottoscrizione, dato che la Long Term Care è detraibile dalle tasse.

Con Vitanuova, puoi accedere a un’assicurazione per la non autosufficienza a partire da 4,50€ al mese. Vuoi saperne di più? Clicca sul bottone di seguito!

Polizza Long Term Care Vitanuova