Cambiare mestiere non è mai stato semplice. Spesso scegliamo di cambiare lavoro, molte altre volte ci si adatta per necessità, se però è un infortunio a impedirci di riprendere la nostra attività? In questo caso bisogna correre ai ripari, con la polizza infortuni però la formazione te la paga l’assicurazione.

 

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Un infortunio sul lavoro non da poco fu quello che colpì nel 1984 Michael Jackson durante le riprese di una pubblicità per la Pepsi. 

 

Cosa centra la polizza infortuni con la riqualificazione professionale e con Michael Jackson? Vediamolo insieme…

Un fuoco d’artificio scoppiò prima del previsto e al giovane autore di Thriller presero fuoco i capelli. Fu un vero e proprio shock per la popstar che dovette subire interventi chirurgici e patì davvero le pene dell’inferno. Il dolore provocato dall’incidente divenne cronico e trascinò Michael Jackson in una dipendenza da antidolorifici. 

Il risarcimento che Pepsi versò per l’accaduto fu di un milione e mezzo di dollari, una gran bella somma per gli anni ’80! 

La riabilitazione dopo l’incidente fu lunga e dolorosa. Il cantante ebbe per sempre grossi problemi di autostima rispetto al proprio corpo.

Ecco proviamo a far finta per un secondo che Michael Jackson fosse stato, dopo l’infortunio, costretto a smettere di lavorare.

Polizza Infortuni e Riqualificazione Professionale
Polizza Infortuni e Riqualificazione Professionale

Pensiamo anche che dopo anni e anni di professione è difficile reinventarsi e imparare a fare un altro mestiere, soprattutto se non si hanno delle condizioni economiche in grado di sostenere una nuova formazione. 

Non è sicuramente il caso del Re del Pop ma potrebbe essere quello di molti lavoratori che, per sfortuna, subiscono un infortunio tale da essere impossibilitati a riprendere il proprio lavoro.

E se dovesse succedere proprio a te?

Bisogna correre ai ripari e prevedere che una cosa del genere possa capitare a tutti, e se è vero che la fortuna è cieca, la sfiga ci vede bene e colpisce senza remore. 

Una cosa è certa, il conto in banca del Re del Pop non è come il nostro, ecco perché stipulare una Polizza infortuni potrebbe essere una vera e propria manna dal cielo.

Il povero Michael avrebbe potuto crogiolarsi nella sua Neverland e smettere di lavorare per sempre, noi no. In casi del genere è necessario reinventarsi, ecco perché la polizza infortuni eroga fino a 2.500 euro per la riabilitazione lavorativa. Si tratta di un vero e proprio investimento per poter aiutare, e in molti casi abilitare completamente, un lavoratore a riqualificarsi professionalmente. 

Facciamo un esempio: Mario è un idraulico, si è messo in proprio da poco e ha diversi clienti sparsi per la città. 

Lavora da quando aveva sedici anni, non ha mai avuto tutta questa voglia di studiare eppure è abilissimo nel suo mestiere. I suoi clienti lo cercano e lo raccomandano agli amici, è un vero professionista. Una domenica mattina decide di falciare l’erba del giardino di casa e per farlo scende in cantina a prendere il taglia erba. Sale sulla scala per tirare giù dalla mensola il macchinario, mette male un piede e cade rovinosamente a terra. 

Femore rotto, frattura scomposta, addio scale per sempre. 

Un idraulico professionista come lui non potrà più svolgere il suo mestiere. 

Cosa farà da oggi in poi il nostro povero Mario?

La pensione è ancora lontana e la famiglia è sempre da mantenere. Con la polizza infortuni però la situazione è risolvibile. Mario si potrà iscrivere a vari corsi di formazione pagati dall’assicurazione che erogherà fino a 2.500 euro per la sua formazione. Riuscirà, dopo un corso di contabilità, ad aprire un negozio di ricambi e ferramenta. 

I clienti che un tempo lo chiamavano nelle proprie case per le riparazioni adesso sono sempre da lui per acquistare e chiedere consulenza sui lavori d’idraulica.

Tutto ciò sarebbe stato possibile lo stesso per Mario, ma con un rischio e un investimento economico non indifferente. Avendo sottoscritto una polizza salute che lo protegge dagli infortuni ha avuto diritto ad un indennizzo economico immediato. 

La sua formazione come commerciante è stata coperta in gran parte dall’assicurazione e gli ha dato una grande mano a riposizionarsi nel mondo del lavoro. 

Una delle cose più interessanti è che la polizza ha coperto le spese dell’incidente anche se questo è avvenuto nel tempo libero. Il punto è tutt’altro che da sottovalutare visto che, se non fosse stato assicurato, non avrebbe avuto diritto a nessun tipo di risarcimento in quanto il fatto non era avvenuto in orario lavorativo. 

Come dice un vecchio detto: “prevenire è meglio che curare”… Mario lo sa bene.

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